Vediamo spesso in televisione o in pubblicità più o meno accattivanti di apparecchi acustici venduti a pochi euro o comunque con prezzi sotto i 150 euro. Ma sono davvero validi? In Italia la legge impone che sia un tecnico audioprotesista ad applicare gli apparecchi acustici ma solo dopo l’esaminazione. Allora come mai in questi casi non c’è nulla di tutto questo? Semplice:
Non sono apparecchi acustici ma amplificatori acustici.
La differenza è sostanziale anche se non viene specificata dalle grandi aziende che li producono e pubblicizzano.
Apparecchi acustici e amplificatori acustici a confronto
Le differenze si notano molto più nella sostanza che nel nome e nelle pubblicità. L’apparecchio acustico si riconosce da diversi fattori:
- viene applicato solo dall’audioprotesista dopo dei test;
- può essere regolato secondo le esigenze del paziente;
- vengono eseguiti controlli periodici di verifica sul paziente;
- può essere fornito tramite Servizio Sanitario Nazionale;
- l’azienda costruttrice presenta documentazioni al Ministero;
- viene applicato solo se presenta la marchiatura CE;
Cosa fa invece l’amplificatore acustico?
- amplifica;
Spesso sono “gingilli” da pochi euro che equivalgono ad alzare il volume della televisione. Non c’è nessun modo per regolarli secondo il bisogno del paziente. Nella mia esperienza professionale non ho mai conosciuto una sola persona che sia riuscita a risolvere il proprio problema in questo modo. Oltre che finire nella spazzatura dopo pochi giorni dall’acquisto, questi dispositivi in alcuni casi si sono rivelati lesivi per il paziente perché non preparato all’uso. A quel punto ci si rivolge al farmacista o al venditore che a sua volta non ha la preparazione e competenza per poter aiutare il paziente. Spesso poi, non è nemmeno necessario applicare una tecnologia uditiva perché magari si tratta di un’ otite o di un semplice disturbo risolvibile dallo specialista. Per questo consiglio sempre di fare una visita completa per comprendere le proprie esigenze prima di intraprendere qualsiasi decisione sulla propria salute. In ogni caso quando usiamo il “fai da te” scegliendo l’amplificatore acustico rimangono i problemi di socializzazione e di comunicazione insieme alla sensazione di essere stati ingannati e al proprio problema uditivo non risolto.
La verità nascosta: l’amplificatore acustico è carissimo
Sono consapevole che la differenza più rilevante che il paziente nota tra un apparecchio acustico e un amplificatore sta nel prezzo. A questo punto invito a riflettere su una cosa:
Perché due cose apparentemente identiche presentano prezzi così diversi?
Sicuramente è più facile pensare all’avidità di chi vende al prezzo più alto ma non è così. In realtà la ricerca tecnologica e la burocrazia incidono pesantemente sul prezzo finale (che ne determinano anche la qualità). Dei due strumenti, è l’amplificatore acustico ad essere venduto a carissimo prezzo: non rispetto all’apparecchio acustico ma in confronto al valore tecnologico che rappresenta. Quando il paziente decide che ha un problema da risolvere come il proprio udito non vuole risparmiare ma vuole risolvere il problema e risparmiare. Prima si risolve e poi si contengono il più possibile i costi. Se l’obiettivo è risparmiare consiglio vivamente di non acquistare né l’apparecchio acustico né l’amplificatore e piuttosto continuare così (libera scelta di un cittadino maggiorenne assistito dal proprio medico di fiducia).
Difficoltà d’udito: come risolvere
Ricordiamoci sempre che l’apparecchio acustico è il mezzo con cui risolviamo il problema uditivo. Nessuno compra l’apparecchio acustico senza un valido motivo. Il valido motivo è che serve, che è necessario, che il paziente vuole superare una difficoltà o vuole trarne beneficio. Solo in questi contesti il paziente si mobilita e a quel punto conviene sottoporsi alla visita di uno specialista competente e capace che possa aiutare a comprendere la situazione. Da lì, il paziente può valutare se procedere non nell’acquisto ma nell’investimento sulla propria salute con una soluzione uditiva. Ricordiamoci sempre che:
Spesso il prezzo che paghiamo determina la qualità che cerchiamo
Difficilmente troviamo due tecnologie equivalenti a prezzi molto diversi. Probabilmente se il prezzo si scosta molto stiamo scegliendo un’apparecchio acustico che ha meno contenuto tecnologico dell’altro. Sta nel professionista serio determinare le necessità del paziente. Lo scopo del professionista come anche di questo articolo, è di dare al paziente la consapevolezza delle proprie scelte permettendo una più ampia conoscenza della materia. La parola finale poi, spetta sempre al paziente nella sua libertà di scelta.
Ricorda sempre che, come riportato in altri articoli, l’apparecchio acustico è da considerare come l’ultima spiaggia sono nel caso non si riesca a risolvere con terapie alternative. Compila il modulo per la tua consulenza gratuita.
Dr. Bottazzi Ronni