Perché non fate la prova gratuita dell’apparecchio?
È un po’ la differenza che c’è tra l’ottico e il dentista. L’industria produce gli apparecchi e l’audioprotesista le personalizza sul singolo caso. Quello che fa l’ottico con gli occhiali da vista. La stessa montatura può essere indossata da più persone ma con diverse lenti. Quello che facciamo noi invece è più simile al lavoro del dentista dove si crea un percorso che porti il paziente al risultato cercato su misura per il singolo caso specifico. Apparentemente la prova gratuita dell’apparecchio sembra un vantaggio, in realtà ci sono grossi problemi. È vero, posso provare l’apparecchio acustico e senza impegno restituirlo. Allora chiedo. Come mai molte persone mettono l’apparecchio nel cassetto mesi dopo la prova e l’acquisto? Forse perché la prova non serve. E poi: che fine fa l’apparecchio dato in prova se viene restituito? Viene distrutto? Se la risposta è no vuol dire che la stessa tecnologia viene data in prova a più persone finché qualcuno decide di acquistarla. Il prezzo pagato dal paziente è quello di un apparecchio nuovo o usato? È specificato? E anche se fosse, come si può esser certi di cosa si sta comprando? In più: come viene igienizzato lo stesso apparecchio tra un paziente e l’altro? Noi preferiamo evitare categoricamente la prova gratuita dell’apparecchio perché in questo modo possiamo dare la certezza al paziente che sia una tecnologia nuova e mai indossata prima da altri. In più l’apparecchio acustico non è l’unica soluzione ai problemi uditivi pertanto è bene studiare il singolo caso e quando possibile risolverlo senza apparecchi acustici. Anche perché la prova dà l’illusione al paziente che sentirà sempre come il primo giorno di prova e non c’è niente di più sbagliato perché le esigenze uditive sono in continuo mutamento. La differenza tra il nostro metodo e i centri acustici tradizionali è che loro hanno come unica soluzione l’apparecchio acustico mentre noi forniamo un servizio di riabilitazione con l’obiettivo di recuperare la funzionalità uditiva che include se e quando necessario l’uso dell’apparecchio acustico. Non è l’oggetto protesi acustica a risolvere il complesso problema uditivo ma un percorso riabilitativo che va studiato, pensato e progettato sulle specifiche esigenze del paziente in base alle sue necessità e volontà. Siamo gli unici a offrire questo tipo di servizio. Aggiungiamo che nel tempo insieme al calo uditivo, può cambiare lo stile di vita, le esigenze uditive, le abitudini come anche lo stato di salute. Per questo è fondamentale fare un progetto di riabilitazione uditiva che accompagni il paziente per tutta la vita e consenta la massima versatilità per oggi e domani. Non possiamo prevedere il futuro ma possiamo tutelarci il più possibile affinché in caso di emergenza, il percorso riabilitativo venga modificato a seconda delle necessità. Tutte cose che con l’acquisto di una protesi acustica in prova non si possono fare a causa della complessità del problema udito. Se conosce persone che non si trovano bene con l’apparecchio scoprirà che molte di loro hanno avuto l’apparecchio in prova! E questo conferma la nostra tesi. Non è in un mese che si risolve un problema così complesso anche perché molte volte l’apparecchio acustico è proprio sconsigliato in quella situazione. È giusto semplificare il problema al paziente: non vuole dire banalizzarlo. Al tempo stesso è giusto dire che la prova gratuita dell’apparecchio è particolarmente indicata per pazienti con gravi deficit visivi, gravi deficit cognitivi, malattie degenerative o pazienti in tarda età. Generalmente chi offre il servizio di prova gratuita lo accompagna al servizio a domicilio perché parliamo di persone con problemi anche di deambulazione. Se l’unica esigenza del paziente è sentire più forte la televisione per non disturbare i vicini e ci si sa accontentare, consigliamo caldamente di provare un apparecchio acustico risparmiando il più possibile perché l’esigenza non giustifica costi onerosi.
Perché non fate il servizio a domicilio?
Attualmente lo studio Udire è una struttura di 280 metri quadri su due piani di cui la metà interamente dedicata agli esami sul paziente. Possiamo fare più di 20 esami a seconda delle necessità. Secondo lei è possibile trasportare tutta questa tecnologia a domicilio? Nell’interesse del paziente conviene recarsi presso lo studio Udire al fine di ricevere l’assistenza che il paziente merita. Il domicilio è particolarmente indicato insieme alla prova gratuita dell’apparecchio per persone in tarda età sole o in quei casi dove il paziente non cammina o non è più autosufficiente. Solo in questi casi conviene effettivamente rivolgersi a uno di quei centri che pubblicizza l’apparecchio acustico in modo di trovare il miglior servizio per le proprie esigenze in quanto noi non forniamo il servizio a domicilio.
Perché non fate pubblicità degli apparecchi acustici che trattate?
Ha mai visto pubblicità di una terapia offerta da un medico? Come fa il medico a conoscere la problematica del suo paziente se prima non provvede a una visita medica? Il principio è lo stesso: non pubblicizziamo l’apparecchio acustico perché molte volte è inutile, superfluo o sconsigliato per il caso in questione ma per poterlo dire dobbiamo prima di tutto comprendere le necessità del paziente e i risultati che vuole ottenere. Non “vendiamo” apparecchi acustici ma risolviamo i problemi uditivi delle persone attraverso la riabilitazione e questo ci sembra il modo più professionale ed etico di lavorare. Prima comprendiamo il problema poi, se esiste, suggeriamo una soluzione con o senza apparecchi acustici.
Conosco persone che si sono trovate male con l’apparecchio acustico. Perché succede?
Lasciamo da parte esperienze positive e negative di altre persone perché ognuno ha una situazione unica. I fattori che determinano una buona applicazione protesica sono sempre 5: – il professionista deve essere all’altezza del problema; – tutte le tecnologie uditive fanno sentire bene ma bisogna capire qual è la tecnologia più adatta e versatile per il presente e il futuro perché la condizione del paziente può cambiare (per questo preferiamo la riabilitazione uditiva che segue il paziente a vita); – Dobbiamo poi ricordare che il professionista suggerisce la soluzione ma spesso il paziente preferisce fare “di testa sua” assumendosi la responsabilità dei risultati (se preferisce soluzioni alternative, sconsigliate dal professionista o consigliate da amici e parenti che non conoscono la situazione in questione è poi inutile lamentarsi); – la propensione all’azione del paziente: quando decide di risolvere il proprio problema è determinante e il professionista non può influire. Più il problema viene trascurato più diventa complesso e costoso risolverlo; – dipende anche dalla motivazione nella risoluzione del problema: il professionista può aiutare solo se e quando il paziente lo vuole;
Come funziona la riabilitazione uditiva offerta da Udire?
Il paziente si reca presso il nostro studio in Via Bonomi 9 a Mantova e durante l’incontro comprendiamo: la situazione attuale, il passato uditivo del paziente e i risultati che si aspetta di ottenere dopo il nostro incontro. Chiediamo sempre la partecipazione di un familiare in quanto l’udito, avendo funzione sociale, ci mette in contatto con le persone. È importante conoscere la testimonianza del paziente e anche di chi comunica nella quotidianità con lui. Dopo alcune domande si procede con l’esaminazione personalizzata sulle esigenze del paziente. Successivamente spieghiamo la situazione uditiva e se è possibile suggeriamo una soluzione alla situazione. Cerchiamo sempre di evitare l’apparecchio acustico ma tutto dipende dalla gravità della situazione del paziente. L’incontro può durare 20 minuti nei casi più semplici e arrivare a fino 2 ore nei casi più complessi: questo dimostra la perizia e l’approfondimento che ne consegue. Se il paziente decide di risolvere il suo problema uditivo l’incontro termina e viene creato un progetto riabilitativo specifico per il paziente. Possiamo dedicarci a 3 nuovi pazienti al mese perché vogliamo seguire al meglio ogni caso. Nel momento in cui fissiamo il primo incontro il paziente sa che per quel mese siamo disponibili a seguirlo in caso sia necessaria la riabilitazione uditiva. Per agevolare i nostri pazienti facciamo un particolare trattamento economico per chi, al termine dell’incontro, decide di procedere subito con la riabilitazione uditiva. Se accettassimo conferme a posteriori senza nessuna fretta diventerebbe per noi impossibile gestire i 3 progetti mensili perché non saremmo in grado di organizzare il lavoro e questo andrebbe a discapito di tutti i pazienti che vogliono risolvere il prima possibile il proprio problema. Dopo circa 20 giorni lavorativi avviene il primo incontro operativo e si inizia la riabilitazione uditiva. Il servizio viene fornito a vita e gli incontri periodici semestrali hanno una valore di 100 euro l’uno ma vengono forniti gratuitamente. Il controllo è gratuito perché vogliamo essere liberi di consigliare e fare il numero di controlli idoneo al singolo caso senza gravare sulle tasche del paziente.
La riabilitazione uditiva funziona per tutti? Cosa succede se con me non funziona?
Dipende tutto dalla gravità della situazione. Succede spesso che il paziente si rivolga a noi quando il problema non è recuperabile nemmeno con l’apparecchio acustico. Noi lo diciamo in totale trasparenza. Se iniziassimo la riabilitazione uditiva insieme al paziente senza i risultati attesi restituiremmo l’intera cifra versata ma attualmente non è mai successo in più di 35 anni di attività. È successo invece che il paziente fosse soddisfatto ma non noi e pertanto abbiamo provveduto alla restituzione dell’intera somma. Possiamo garantire che non è bravura ma perizia nell’esaminazione. Con più di 20 esami da poter fare riusciamo a considerare anche il minimo dettaglio. Tutte cose che normalmente non possono essere fatte a domicilio o in strutture che vendono apparecchi acustici come unica risposta al problema uditivo.
Esistono apparecchi acustici invisibili?
Esistono tecnologie uditive molto piccole ma prima preferiamo valutare se si può risolvere senza l’applicazione di apparecchi. L’obiettivo è recuperare una vita normale.
Dopo il primo incontro come si procede?
Durante l’incontro comprendiamo se si può fare qualcosa per risolvere la situazione, se sì come, e con quali risultati. Al termine dell’incontro viene proposta l’eventuale soluzione poi spetta al paziente decidere. Nel momento in cui fissiamo il primo incontro il paziente sa che per quel mese siamo disponibili a seguirlo in caso sia necessaria la riabilitazione uditiva. Per agevolare i nostri pazienti facciamo un particolare trattamento economico per chi, al termine dell’incontro, decide di procedere subito con la riabilitazione uditiva. Se accettassimo conferme a posteriori senza nessuna fretta diventerebbe per noi impossibile gestire i 3 progetti mensili perché non saremmo in grado di organizzare il lavoro e questo andrebbe a discapito di tutti i pazienti che vogliono risolvere il prima possibile il proprio problema.
Quanto dura la riabilitazione uditiva?
La riabilitazione dura tutta la vita perché i problemi uditivi influiscono su molti aspetti e mutano nel tempo. Può cambiare lo stile di vita, le esigenze uditive, le abitudini e lo stato di salute. Dal momento in cui si diventa pazienti di Udire si vedono subito i primi risultati che continuano a migliorare fino a stabilizzarsi entro i primi 3 mesi.
L’apparecchio acustico costa molti soldi. Quanto costa la riabilitazione uditiva?
Distinguiamo tra costi e benefici. La soluzione a un problema è un investimento in qualità di vita, non un costo. Se ci si vuole bene e se si tiene alle persone care, la riabilitazione uditiva è un investimento per tutta la famiglia. I soldi servono per migliorare la nostra vita. Con gli stessi soldi della spesa compriamo anche vizi e lussi. Se l’udito è importante e se sa che in qualche modo la situazione attuale la sta limitando valuti se è importante riscoprire il piacere dei suoni di una vita normale. Molte ricerche hanno dimostrato che il calo uditivo comporta anche altre malattie degenerative come l’Alzheimer pertanto è bene pensare al proprio presente e al proprio futuro. Il costo non lo decidiamo noi ma la gravità della situazione uditiva e il risultato che vuole il paziente.
Cos’ha di diverso la riabilitazione uditiva rispetto all’apparecchio acustico?
I centri acustici tradizionali vendono apparecchi acustici. Non hanno altre soluzioni disponibili e per questo pubblicizzano alla TV e sui giornali le ultime tecnologie disponibili. Pubblicizzano l’apparecchio acustico senza conoscere le reali necessità del paziente. Capita spesso che il paziente vedendo la pubblicità compri un apparecchio acustico di qualità ma totalmente inutile per le proprie esigenze e questo spesso fa spendere più soldi del dovuto o peggio ancora fa finire l’apparecchio nel cassetto. Noi offriamo un percorso riabilitativo che evita, quando possibile, l’uso dell’apparecchio acustico e prende in considerazione tutte le possibilità che la scienza oggi ci mette a disposizione. In ogni caso il problema va gestito per tutta la vita e non si limita all’acquisto dell’oggetto “protesi acustica”.
Non voglio l’apparecchio acustico, quali altri rimedi esistono?
Molto spesso il problema è molto più semplice di quanto si pensi. A volte è sufficiente la pulizia dell’orecchio. Esistono molte cure farmacologiche o interventi chirurgici (in tal caso indichiamo lo specialista che può aiutare il paziente) oppure basta qualche semplice consiglio per evitare l’aggravamento nel corso del tempo. Molte volte il paziente per anni teme di dover mettere l’apparecchio acustico quando invece il problema viene risolto in 5 minuti dal nostro studio. Esistono tanti altri rimedi che non ha senso spiegare in questa sede senza aver prima valutato la situazione uditiva del paziente. L’apparecchio acustico rimane uno strumento valido in certi contesti e sconsigliatissimo in altri per cui bisogna valutare il singolo caso. Il nostro obiettivo non è “vendere” l’apparecchio acustico ma risolvere il problema uditivo nel modo più semplice possibile. Per questo speriamo sempre di non dover applicare l’apparecchio acustico ma tutto dipende da quando il paziente decide di intervenire sul proprio problema. Prima il paziente ammette il problema e lo risolve, meglio è sia dal punto di vista riabilitativo, che uditivo ed economico.
Se fosse strettamente necessario l’apparecchio acustico posso metterne solo uno?
Dipende dal problema. Se il problema è da risolvere bilateralmente (cioè da entrambe le parti) è necessaria l’applicazione di due apparecchi acustici come anche la riabilitazione uditiva. Se il problema si può risolvere solo da un lato, perché l’altro orecchio è nella norma o è completamente perso, allora si procede all’applicazione da una sola parte. Ovviamente camminiamo con due gambe e sentiamo con due orecchie pertanto in caso di perdita totale di un orecchio dovremmo valutare se il risultato finale è comunque soddisfacente per noi e per il paziente o se conviene lasciar perdere a causa della gravità. Vogliamo pazienti soddisfatti e non pazienti che spendano.
Io sento bene ma sono distratto. Cosa si fa in questi casi?
È possibile che in questi casi l’udito sia perfetto, per questo consigliamo di fare tutti i test con la massima attenzione in modo di verificare la reale situazione uditiva. In questi casi è particolarmente consigliata la presenza di un familiare che convive col paziente al fine di comprendere le situazioni più complesse. Una delle caratteristiche dei problemi uditivi è quella di separare le persone. Per questo motivo è fondamentale la testimonianza del diretto interessato ma anche dei familiari.
Io sento bene, è la tv che ha una pessima qualità. Cosa consiglia?
Conviene comunque fare un test di verifica per essere certi della situazione. Meglio fare un controllo e scoprire che non serviva invece del contrario. In questi casi è particolarmente consigliata la presenza di un familiare che convive col paziente al fine di comprendere le situazioni più complesse. Una delle caratteristiche dei problemi uditivi è quella di separare le persone. Per questo motivo è fondamentale la testimonianza del diretto interessato ma anche dei familiari.
Mi dicono che son sordo ma ci sento!
Può succedere, i nostri test sono in grado di rilevare anche questa anomalia pertanto conviene comunque fare un test ed eventualmente venire col famigliare che segnala la situazione. In questo modo potremo eventualmente confermare la realtà delle cose.
Sono molto impegnato, la riabilitazione uditiva in cosa consiste? È complicata da gestire?
È nostro compito rendere la soluzione semplice per chiunque. Abbiamo un problema da risolvere e noi in primis non vogliamo crearne altri. Abbiamo pazienti ciechi e con forti menomazioni alle mani e nonostante questo riusciamo ad aiutare persino loro. Il lavoro è svolto da noi sia in fase progettuale che di successiva assistenza al paziente. Proprio per dedicarci interamente al paziente accettiamo solo tre nuovi pazienti al mese. Gli incontri avvengono secondo le specifiche esigenze del paziente ma sono sporadici nel tempo. Minimo sono due all’anno ma poi dipende dai casi.
Farmacie Convenzionate
Fornire il miglior servizio al paziente vuol dire anche creare sinergia con altri professionisti nei rispettivi ambiti: abbiamo selezionato le farmacie della provincia di Mantova più sensibili all’ascolto del paziente e all’innovazione per la salute.
Lo studio Udire collabora costantemente con le seguenti strutture: clicca per scoprire come raggiungere tutte farmacie convenzionate.
- Farmacia Montecchio (Acquanegra sul Chiese)
- Farmacia Beduschi (Borgo Virgilio / Cerese)
- Farmacia Montanara (Curtatone)
- Farmacia Azzali (Goito)
- Farmacia Giovannoli (Governolo di Roncoferraro)
- Farmacia Martinelli (Magnacavallo)
- Farmacia Cavarocchi e Maestrini (Marcaria)
- Farmacia Lorenzini (Palidano)
- Farmacia Bertozzi (Pomponesco)
- Farmacia Roversi (Quingentole)
- Farmacia Santa Chiara (Campitello di Marcaria)
- Farmacia Tamassia (San Giacomo Segnate)
- Farmacia Grassi (Sarginesco di Castellucchio)
- Farmacia Donelli (Villimpenta)