Gli integratori aiutano il ripristino uditivo?

Gli integratori servono a ripristinare l’udito? è ciò che si sono chiesti alcuni ricercatori e ciò che vi mostrerò ora è un riassunto di alcune ricerche. Abbiamo già trattato questo argomento ma visto che molti di voi continuano a scriverci chiedendo maggiori informazioni vogliamo approfondire per voi l’argomento.

Torniamo quindi alla domanda: Gli integratori servono davvero a ripristinare l’udito? Secondo alcuni ricercatori assolutamente sì:

Una combinazione di antiossidanti (vitamine A, C ed E) insieme al vasodilatatore magnesio potrebbe proteggere l’udito residuo dei portatori di impianto cocleare secondo Scheper et al., 2020 e per altri, la stessa composizione di ricostituenti aiuta addirittura a prevenire completamente il trauma da esposizione a forti rumori (Prell et al., 2007). Sempre lo stesso capo ricerca sostiene che una combinazione di agenti antiossidanti, tra cui il β-carotene, le vitamine C ed E e il magnesio riducano l’ototossicità (la tossicità per le cellule ciliate dell’orecchio interno) della gentamicina (principio attivo usato in farmaci di largo consumo come il gentalyn) Prell et al., 2014.

Uno studio (Choi et al., 2014) ha analizzato i dati di circa 2600 partecipanti di età compresa tra 20 e 69 anni, prendendo in considerazione le soglie uditive come medie dei toni puri al parlato (0,5, 1, 2 e 4 kHz) e alle alte frequenze (3, 4 e 6 kHz) arrivando alla conclusione che l’assunzione alimentare di antiossidanti e magnesio è associata a minori rischi di perdita dell’udito.

Per combattere la perdita di udito indotta dai rumori ad alta intensità è tornata molto utile una combinazione di acido alfa-lipoico, ginkgo biloba, vitamina C, zinco, magnesio, vitamina B6, metilcobalamina, vitamina E e picolinato di cromo (Kiran et al., 2021). Inoltre, studi hanno indicato che la carenza di vitamina A potrebbe essere associata a una perdita dell’udito progressiva in fase di gestazione, evidenziando il potenziale ruolo della vitamina A nella salute uditiva (Gi et al., 2018; Emmett & West, 2014).

Abbiamo appena finito di parlare della relazione complessa tra l’assunzione di vitamine e la perdita dell’udito ma in altri studi si suggerisce che l’assunzione di folati e vitamina B12 possa proteggere dalla perdita dell’udito (Kabagambe et al., 2018). Gli fanno eco qui, rilevando possibili associazioni tra la perdita dell’udito legata all’età e i livelli di vitamina B12 o di folato nelle donne anziane (Houston et al., 1999).

Questi risultati suggeriscono complessivamente che approcci integrati che coinvolgono antiossidanti, minerali come il magnesio e vitamine specifiche come la vitamina A potrebbero avere potenziale nel trattamento di varie forme di perdita dell’udito.

I pareri contrari

Cerco sempre di guardare anche il rovescio della medaglia quindi adesso vi riporto anche i pareri degli scettici

Secondo uno studio condotto da Shargorodsky et al del 2010 non ci sono associazioni significative tra l’assunzione di vitamine e il rischio di perdita dell’udito e secondo altri l’assunzione di antiossidanti con la dieta è sì associata alla prevalenza della perdita dell’udito legata all’età (presbiacusia), ma non alla sua incidenza su larga scala (Gopinath et al., 2011) arrivando proprio a dire nelle conclusioni che

“L’assunzione di vitamina A e vitamina E nella dieta è risultata significativamente associata alla prevalenza di perdita dell’udito. Tuttavia, l’assunzione di antiossidanti con la dieta non ha aumentato l’incidenza del rischio di perdita uditiva. Sono necessari ulteriori studi prospettici di grandi dimensioni per valutare queste relazioni negli adulti più anziani.”

Conclusioni

Pare che il dibattito sia ancora aperto sulla questione e questo è il motivo per cui se vi consigliano dei ricostituenti mediamente vi dicono che sì, possono funzionare come anche no quindi tanto vale tentare. Personalmente nella mia esperienza pluriennale devo dire che ho visto persone che effettivamente hanno ripristinato parte del loro udito assumendo degli integratori mentre molti altri non hanno visto alcun effetto, penso che non esista la panacea di tutti i mali e che il singolo soggetto abbia necessità diverse. Nonostante questo devo dire che mi sento incoraggiato dai risultati su mostrati per cui mi riservo nel futuro di fare una revisione della letteratura scientifica ancora più ampia.

E tu cosa ne pensi? Hai avuto esperienze in merito? Lascia un commento!

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