Acufene: Ecco le cause di questo disturbo

Ho parlato in un altro post dell’acufene e di alcune terapie che in alcuni casi hanno dato ottimi risultati. Oggi affrontiamo più nello specifico il tema delle possibili cause. Come sempre, ricordo che l’autodiagnosi spesso è sbagliata per cui per una risposta certa occore rivolgersi ad uno specialistica che possa dare risposte ai nostri dubbi.

Acufene: cos’è

Si definiscono acufene tutti quei suoni percepiti dalla singola persona che non esistono nell’ambiente circostante. Chi ne soffre sente:

  • campanelli che suonano;
  • pentole a pressione che bollono;
  • lavandini aperti in bagno;
  • api o insetti volanti in casa;
  • fischi e ronzii vari;

L’elenco è molto più lungo ma mi limito a citare i più frequenti. Sono tutti suoni che non esistono se non per chi soffre di questo disturbo. La causa è da ricercare in un possibile danno, momentaneo o stabile, delle cellule neurosensoriali. Sono i recettori che ricevono la vibrazione sonora dall’esterno e la trasformano in impulso elettrico mandando poi il segnale al cervello.

Le cause dell’acufene

Esistono molte cause che possono dare origine all’acufene. La principale è la perdita dell’udito ma non è l’unica. La ricerca è molto attiva su questo argomento per cui la lista è in costante aggiornamento.

Malattia di Meniere

Attualmente la malattia di Meniere ha cause certe sconosciute. Vicino all’orecchio interno sono presenti i canali semicircolari che consentono al nostro corpo di mantenere l’equilibrio e muoverci con stabilità . In caso di squilibri in quest’area arrivano al cervello segnali sbagliati che portano nel corso del tempo ad altri disturbi come:

  • vertigini a volte molto forti;
  • perdita dell’udito permanente;
  • acufeni molto intensi e fastidiosi;

Come sempre conviene sottoporsi in caso di dubbi a una visita specialistica che aiuti il paziente a capire la sua situazione e come risolverla.

Otite media, infiammazione e infezione

Le infezioni e le allergie possono causare l’infiammazione dell’orecchio medio. Se si accumula liquido può causare gonfiore, arrossamento e dolore sfociando in otite media. Questa situazione è più facile nei bambini piccoli in ogni caso può portare all’acufene che di solito svanisce dopo adeguata risoluzione del problema attraverso una cura medica.

Disfunzione temporomandibolare

A causa di traumi, incidenti e colpi di frusta può sorgere un disallineamento della mandibola dalla sua posizione naturale. Questo provoca una eccessiva pressione sull’articolazione temporo-mandibolare provocando l’acufene. Spesso tale problema non si manifesta subito ma nel corso del tempo. Il trattamento da parte di uno specialista del problema è risolutivo nell’80-90% dei casi (riduzione o totale risoluzione). La terapia generalmente usata consiste nella stimolazione dei muscoli e delle articolazioni interessate, dell’aumento dell’afflusso di sangue e altre. Sono generalmente indolore. I principali trattamenti solitamente consistono in:

  • uso di ultrasuoni per il riscaldamento profondo dei tessuti;
  • stimolazione microelettrica in caso di spasmi muscolari;
  • crioterapia ovvero terapia del freddo nelle zone interessate;
  • mobilitazione e manipolazione fisica della zona interessata;

Questi e altri trattamenti consentono di correggere la posizione della mandibola riposizionandola nella sua sede naturale.

Neurinoma acustico

Attualmente è una patologia molto rara, benigna e che impiega molti anni per crescere e svilupparsi. Viene colpito l’ottavo nervo cranico e successivamente il nervo vestibolare. In questi casi si raccomanda l’osservazione periodica. Il medico valuta se è necessaria la rimozione attraverso la chirurgia o radiazioni. Quando viene rimosso il neurinoma acustico, molti pazienti hanno come danno permanente l’acufene e la perdita uditiva. A volte pur di salvare la vita bisogna scendere a compromessi. Lo specialista può sicuramente consigliare la soluzione migliore in base ai casi.

Otosclerosi

L’otosclerosi consiste nella riduzione della percezione sonora. La disfunzione è a carico della catena ossiculare e dell’orecchio medio. Il calo si verifica in modo lento e progressivo a partire dai 15 anni. Nel 70% dei casi, l’orecchio colpito sviluppa anche acufene. In alcuni casi possono verificarsi anche problemi di:

  • vertigini;
  • capogiri;
  • instabilità;

L’unico rimedio è la chirurgia ma si può rallentare o fermare il problema con l’integrazione di fluoro per via orale. Come sempre il consulto di un medico o di uno specialista può aiutare a risolvere dubbi o quesiti sulla propria personale situazione.

Disturbi della circolazione sanguigna

Anche problemi vascolari o legati alla circolazione sanguigna possono causare la comparsa dell’acufene. Il rimedio in questi casi può essere cercato attraverso cure farmacologiche ed interventi chirurgici.

Disfunzione tiroidea e malattia di Lyme

Esistono tante altre malattie che comportano la comparsa dell’acufene. La disfunzione tiroide comporta:

  • spossatezza;
  • aumento di peso;
  • sensibilità al dolore;
  • comparsa di acufene.

La malattia di Lyme è una malattia infettiva causata da batteri che in stadi avanzati porta alla comparsa di:

  • calo uditivo di tipo neurosensoriale;
  • comparsa dell’acufene o tinnitus;
  • iperacusia e ipersensibilità ai suoni;

La conoscenza è la base per aumentare la propria consapevolezza. Il passaggio successivo è agire. Se ritieni di averne bisogno rivolgiti a uno specialista per un consulto personalizzato.

Dr. Bottazzi Ronni

 

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