
La Sindrome di Ménière è una forma di Labirintite che prende il nome dal medico che l’ha descritta per la prima volta nel XIX secolo. Questo disturbo interessa in particolare l’orecchio interno, cioè quella parte che si trova più in profondità dove hanno sede coclea e vestibolo.
La prima è responsabile dell’udito, il secondo apparato, invece, dove ci sono canali semicircolari che prendono il nome di labirinto, ha a che fare con l’equilibrio. Da qui partono le informazioni verso il cervello grazie ai relativi nervi.
Nella sindrome di Ménière questo liquido si accumula in abbondanza nel labirinto (idrope) e, di conseguenza, si crea un errore nella trasmissione delle informazioni nervose che arrivano al cervello. Il paziente quindi può manifestare una sintomatologia variegata che riguarda sia la sua capacità di udire, sia l’equilibrio.
Chi interessa questa malattia e per quali motivi?
Nonostante le ricerche siano ancora in corso, questa malattia sembra avere una maggiore incidenza nel sesso maschile in un’età compresa fra i quaranta e i sessant’anni, ma in realtà anche donne o altre fasce d’età non son escluse. La patologia, comunque, ha una diffusione di 1 su 1.000 persone.
A condurre a questo tipo di disturbo vi sono cause molteplici ancora poco chiare, quello che pare essere certo è che sia l’abbondanza di liquido (come suddetto) a portare le strutture dell’orecchio interno a dilatarsi. La conseguenza di questo fenomeno è che si eleva la pressione, si possono danneggiare le cellule epiteliali, si determina un errore di trasmissione del segnale nervoso.
Il perché la malattia si manifesti in alcuni soggetti è ancora poco chiaro. Fattori di rischio sembrano essere comunque la predisposizione genetica, la conseguenza di tante infezioni alle orecchie o la presenza di altre malattie.
Sindrome di Ménière: come si riconosce?
I sintomi della sindrome di Ménière possono riguardare un solo orecchio (si parla quindi di mono-laterale) o, più di rado, entrambi (bi-laterale). Di norma, comunque, pare che la malattia non si manifesti contemporaneamente in entrambe le orecchie, ma prima in una, e dopo qualche anno, anche nell’altra. Riconoscere i sintomi di questa malattia, permette di fare una diagnosi rapida, che consente un intervento tempestivo, dopo una serie di esami concordati con lo specialista.
I sintomi sono molteplici e si possono manifestare in modo più o meno forte in base al soggetto. Molti di questi sono ricorrenti nella Sindrome di Ménière, ma non esclusivi di questa patologia, quindi bisogna sempre fare una visita specialistica prima di giungere a una conclusione.
I sintomi di questa forma di labirintite generalmente sono:
- Vertigini, giramenti di testa e mancanza d’equilibrio con conseguente nausea e talvolta vomito.
- Acufene: il classico fischio all’orecchio che percepiamo soltanto noi e che ci segue ovunque.
- Pressione aumentata all’orecchio, con conseguente mal di orecchio e sensazione di fastidio.
- Orecchio tappato: al paziente sembra di avere l’orecchio occluso o comunque non libero.
- Ipoacusia: riduzione della capacità uditiva, fino ad arrivare in alcuni casi alla sordità nell’orecchio.
- Più rari sono: svenimenti, perdita di coscienza e nistagmo, cioè il movimento involontario dell’occhio.
Concludendo
La malattia di Ménière può peggiorare con gli anni e, molto spesso, nel corso della vita si presenta e scompare alternativamente, come se vi fosse un interruttore. Questo tipo di disturbo non si può eliminare in modo definitivo, ma è possibile adottare terapie per conviverci in tranquillità, senza compromettere la qualità della propria vita: grazie a farmaci, chirurgia e a una dieta specifica. Il medico specialista in base al caso saprà consigliare la terapia migliore sia per controllare i sintomi che per riacquistare la capacità uditiva.
Dott. Ronni Bottazzi