Ipoacusia: cos’è, diagnosi, sintomi e cure

Quando una persona ha una diminuzione dell’udito si parla di ipoacusia. Questo disturbo può riguardare tutte e due le orecchie o solamente un lato: si distingue quindi fra ipoacusia monolaterale o bilaterale. Il paziente con questo problema ha inizialmente un calo nella percezione uditiva e successivamente minor comprensione della voce parlata. L’orecchio capta i suoni ma in maniera minore della norma. Se ci sono rumori in sottofondo la difficoltà nel discriminare le parole è ancora maggiore. Generalmente la diminuzione dell’udito avviene in modo lento, rendendo difficile al soggetto prenderne coscienza. Questo è il motivo per cui molte persone aspettano a risolvere il proprio problema uditivo, lamentandosi poi, della scarsa resa degli apparecchi acustici. L’importante è tenere monitorata la situazione al fine di evitare peggioramenti. Come detto in altri articoli, l’apparecchio acustico è l’ultimo dei rimedi ma tutto dipende dalla gravità della situazione.

Il problema alla base dell’ipoacusia può avere diversa natura e, a seconda di questo, presentare sintomi diversi da persona a persona. La diminuzione dell’udito in alcuni rari casi compare improvvisamente  (ipoacusia improvvisa) ma generalmente si parla di ipoacusia progressiva: dipende sempre dalle cause.

Tipologie di ipoacusia

Di norma si distingue fra ipoacusia congenita o acquisita. Nel primo caso il paziente perde parzialmente l’udito sin dalla nascita, per un problema che può essere genetico, dovuto a malformazioni durante la gravidanza o problemi durante il parto (per es. asfissia).

Se l’ ipoacusia è acquisita invece, il deficit è la conseguenza di una causa esterna che ha interessato il paziente durante la sua vita.

L’ipoacusia acquisita si divide in neurosensoriale, trasmissiva e mista. Si parla di ipoacusia trasmissiva quando il problema è a livello di trasmissione del suono e coinvolge l’orecchio esterno o medio. Con l’ ipoacusia neurosensoriale invece, il deficit è nella coclea e/o nel nervo acustico. Nel caso si parli di ipoacusia mista sono presenti entrambi i problemi.

L’ipoacusia può essere lieve o grave, dipende dai casi. Ad ogni modo conviene rivolgersi a uno specialista che possa individuare la miglior terapia farmacologica (quando possibile). Diversamente si può risolvere con un buon apparecchio acustico. Se invece è causato da elementi  come il tappo di cerume, il problema si risolve eliminandolo.

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Possibili cause dell’ipoacusia

Di seguito riportiamo solo alcune delle cause che la ricerca scientifica ha identificato come fattori scatenanti del problema. Molte volte si pensa che sia un disturbo legato all’età che avanza, ma come è possibile notare dall’elenco, è più probabile avere patologie o abitudini sbagliate (anche involontarie) che protratte nel tempo portano al calo uditivo.

  • Esposizione a rumori troppo intensi: sollecitazioni continue o anche brevi.
  • Ereditarietà: tale problema va verificato sul singolo paziente con esami specifici.
  • Infezioni e infiammazioni (come l’otite) possono incidere sull’udito.
  • Alcune malattie possono compromettere la capacità uditiva come il diabete.
  • Sostanze come farmaci ototossici, alcol, fumo possono incidere negativamente.
  • Problemi cardiovascolari possono causare tra le varie conseguenze il calo uditivo.

Diagnosi dell’ipoacusia

Per diagnosticare l’ipoacusia si procede indagando sulla storia medica del paziente e della famiglia per valutare se ci possa essere ereditarietà e per riflettere su altre possibili cause. Il medico chiederà di fornire informazioni su possibili elementi come esposizione a rumori, assunzione di farmaci, malattie ecc.

Se sono presenti altri sintomi insieme all’ipoacusia, come ad esempio: dolore, acufeni, vertigini si eseguiranno esami specifici. La diagnosi, oltre al colloquio, prevede anche l’esame audiometrico e dei test specifici per valutare il problema, il grado e la tipologia.

Il primo test da fare consiste molto spesso in un esame otoscopico (noi preferiamo l’esame videotoscopico nell’interesse del paziente), per osservare da vicino nel dettaglio le membrane timpaniche e gli elementi del canale uditivo. A questo test viene aggiunta l’impedenzometria per verificare lo stato dell’orecchio medio e si conclude con un’audiometria tonale, per stimare la capacità di udire. Definita la situazione si procede con l’elaborazione di un’adeguata terapia o soluzione uditiva.

A questi esami di routine lo Studio Udire preferisce aggiungere anche:

  • la vocale in competizione;
  • l’ esame vocale;
  • MCL;
  • UCL;

Sono tutti esami che molto spesso vengono sottovalutati ma che danno l’esatto quadro tra la percezione del paziente e i dati scientifici del problema. Questo vuol dire la massima soddisfazione per chi si rivolge a noi.

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Soluzione all’ipoacusia

I rimedi per l’ipoacusia sono diversi in base al fattore scatenante del problema. La miglior soluzione a un problema rimane sempre la prevenzione e per questo consigliamo a tutti di sottoporsi periodicamente al controllo dell’udito. In ultima analisi è possibile risolvere stabilmente il deficit uditivo con l’applicazione di apparecchi acustici.

Dott. Ronni Bottazzi

 

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